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La crisi provocata dalla pandemia si è abbattuta duramente sul settore horeca, quel “fuori casa” fatto di bar, ristoranti e locali che da mesi vivono nell’incertezza tra chiusure e restrizioni. Così come la distribuzione ad esso collegata. Ma proprio all’interno del comparto c’è chi ha subito ancora più pesantemente questa situazione: cocktail bar e locali serali che non possono vivere il momento per loro fondamentale dell’aperitivo o che addirittura non aprono ormai da tempo a causa del coprifuoco.
Tra restrizioni, speranze per il futuro e nuove opportunità in attesa di tornare alla normalità, l'opinione di Elena Ceschelli, fondatrice e direttrice marketing di Bevande Futuriste, che ha raccontato come sta vivendo questi mesi complicati.
“Personalmente, credo poco ai cocktail già pronti, almeno in Italia. Il nostro target consumer vive il cocktail come esperienza da compiere all’interno del locale, osservando e interagendo con il bartender. C’è tanta voglia di ritornare a consumare nei locali”
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